http://www.corriere.it/economia/10_dicembre_27/L-assegno-di-previdenza-Arrivera-un-anno-piu-tardi_51e0267c-1188-11e0-8f66-00144f02aabc.shtml
Anzianità più difficileDal prossimo anno i lavoratori dipendenti andranno in pensione anticipata rispetto all'età di vecchiaia soltanto se la somma dell'età anagrafica e dell'anzianità lavorativa ammonta a 96 la cosiddetta «quota 96», a patto che abbiano almeno 60 anni d'età. Quindi occorrono 60 anni di età e 36 di contributi, oppure 61 anni e 35 di versamenti. Ai fini del raggiungimento dei requisiti, nel rispetto dei limiti minimi di età e contribuzione, contano anche le frazioni d'anno. Ad esempio matura il diritto alla pensione di anzianità anche il dipendente che a marzo 2011 può vantare 60 anni e 6 mesi di età e una contribuzione di 1.846 settimane 35 anni e sei mesi. Più dura la vita degli autonomi artigiani, commercianti, coltivatori diretti, per i quali la quota è fissata a 97, con un minimo di 61 anni di età: possono pertanto ottenere la pensione con 61 anni e 36 di contributi, oppure 62 di età e 35 di versamenti. Anche in questo caso valgono le frazioni d'anno. Fino al 31 dicembre 2010 era in vigore la quota 95 per i dipendenti età minima 59 anni e 96 per gli autonomi minimo 60 anni.
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