lunedì 27 dicembre 2010

Trenitalia Cargo

Trenitalia Cargo
Verbali
2008
2007

Trenitalia Divisione Trasporto Regionale

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Verbali 2008
2007

Trenitalia Passeggeri


Trenitalia Passeggeri
Verbali  2008
2007

A gennaio riparte la mobilitazione

"Un Paese che non si pone il problema del futuro e rompe con i suoi giovani è destinato a un declino irreversibile - ha continuato la Camusso - .Se non si affronta la crisi e non si mettono in campo politiche di contrasto alla precarietà, il rischio è che un'intera generazione si rassegni alla mancanza di prospettive. C'è bisogno di regole, non di deroghe. Un Paese che non ha regole si imbarbarisce

Un patto generazionale                          
NUOVO ADESSO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Accordo Mirafiori, "Svolta fascista, serve lo sciopero generale"

 "E' vero che l'accordo di Mirafiori è storico - dice Cremaschi - ha un solo precedente: il 2 ottobre 1925 quando Mussolini, la Confindustria e i sindacati fascisti e nazionalisti sottoscrissero l'abolizione delle commissioni interne. Oggi Marchionne Cisl e Uil aboliscono in Fiat e Mirafiori le Rsu e le elezioni democratiche. E' un atto di un autoritarismo senza precedenti nella storia della Repubblica: nemmeno negli anni '50 si tolse ai lavoratori Fiat il diritto a votare per le loro rappresentanzehttp://www.repubblica.it/economia/2010/12/27/news/cremaschi_camusso-10617968/?ref=HREC1-1

E le RSU in Trenitalia decapitate da FILT?

Tornano i soliti errori della Cgil,La Camusso si rilegga il Di Vittorio del ’55 e l’autocritica sulle politiche rivendicative

http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/319298/

Sergio Marchionne ricorda quella del bambino della fiaba che denuncia apertamente la nudità del sovrano facendo venir meno in un sol colpo una montagna di ipocrisie.
Da ora in avanti, ogni impresa - qui sta la portata innovativa dell’accordo - sarà legittimata a negoziare direttamente con le naturali controparti le condizioni di lavoro che essa ritiene indispensabili per la propria capacità competitiva e a garantirsi in questo modo l’ammortamento degli investimenti effettuati. Il contratto ritorna così al suo significato di scambio ed abbandona ogni profilo di atto dovuto, quasi assistenziale, a prescindere dai risultati e dalla qualità della prestazione lavorativa.

L-assegno-di-previdenza-Arrivera-un-anno-piu-tardi

http://www.corriere.it/economia/10_dicembre_27/L-assegno-di-previdenza-Arrivera-un-anno-piu-tardi_51e0267c-1188-11e0-8f66-00144f02aabc.shtml

Anzianità più difficileDal prossimo anno i lavoratori dipendenti andranno in pensione anticipata rispetto all'età di vecchiaia soltanto se la somma dell'età anagrafica e dell'anzianità lavorativa ammonta a 96 la cosiddetta «quota 96», a patto che abbiano almeno 60 anni d'età. Quindi occorrono 60 anni di età e 36 di contributi, oppure 61 anni e 35 di versamenti. Ai fini del raggiungimento dei requisiti, nel rispetto dei limiti minimi di età e contribuzione, contano anche le frazioni d'anno. Ad esempio matura il diritto alla pensione di anzianità anche il dipendente che a marzo 2011 può vantare 60 anni e 6 mesi di età e una contribuzione di 1.846 settimane 35 anni e sei mesi. Più dura la vita degli autonomi artigiani, commercianti, coltivatori diretti, per i quali la quota è fissata a 97, con un minimo di 61 anni di età: possono pertanto ottenere la pensione con 61 anni e 36 di contributi, oppure 62 di età e 35 di versamenti. Anche in questo caso valgono le frazioni d'anno. Fino al 31 dicembre 2010 era in vigore la quota 95 per i dipendenti età minima 59 anni e 96 per gli autonomi minimo 60 anni.

sabato 25 dicembre 2010

"L’azione di un idiota è un sasso sull’acqua, crea scompiglio ma poi affonda"

"L’azione di un idiota è un sasso sull’acqua, crea scompiglio ma poi affonda"

Una riflessione sul sindacato nel mondo che cambia

Anche la Filt e l’intera CGIL si troveranno a fare i conti
con questa fase che si caratterizza di cambiamenti significativi,
se non epocali. Come attivisti e come lavoratori
iscritti al sindacato è necessario impegnarsi per trovare
la forza e il coraggio di affrontare questo “secolo nuovo”,
con la necessaria sapienza, partendo in primo luogo
da un ritorno al territorio, ad un confronto sempre più
diretto e cristallino con il lavoratore. Dobbiamo recuperare
cioè, quel legame con il lavoratore che lungo i decenni
è andato in parte sfaldandosi: perché ogni legame,
quando è “libero”, deve costantemente essere rinnovato,
se no, perché ci si deve reciprocamente fidare?


Di
aiutare ad abbattere la stupida separazione fra
“sindacalista” e “lavoratore”, dimostrando che ogni
lavoratore è parte attiva del suo sindacato (con tutte
gli oneri e onori che questo comporta) e ogni sindacalista
è prima di ogni cosa un “lavoratore”.
In quest’ottica, raccogliere le energie dalPerché anche le generazioni future hanno bisogno che
si ritrovi, già da oggi, compattezza fra i lavoratori e un
sindacato onesto, trasparente ed efficiente.
Perché ci attendono anni bui. Molto bui. E non dipenderà
certo, o solo, dai risultati usciti dalle urne.
A. T.
DOTE AC/AV
la storia dei
lavoratori e del sindacato,

..........

giovedì 23 dicembre 2010

Solo Marchionne non vuole le RSU?


Mirafiori, come sarà il nuovo sindacato
fuori la Fiom e addio alle Rsu

Con la newco fuori da Confindustria, saltano i riferimenti all'accordo interconfederale del 1993 e resta solo la previsione dello Statuto dei lavoratori sulle Rsa: rappresentanze non elette, ma nominate dalle sigle che firmano l'intesa

La dignità ha un prezzo?

L’articolo 41 della Costituzione pone un limite fortissimo alla libertà dell’impresa, quello del rispetto della dignità di chi lavora. L’articolo 41 non è, come dice Berlusconi, un articolo “sovietico” ma affonda le sue radici negli articoli 2 e 3 della Costituzione, in sintesi nel rispetto del valore inviolabile della dignità della persona (non dimenticando che il principio della dignità sociale precede l’uguaglianza). Il sindacato dei giornalisti si trova a giocare una partita decisiva, che ha al centro la professione giornalistica così come l’abbiamo conosciuta e praticata finora. Viviamo una stagione difficile in un Paese dove le classi dirigenti non amano la libertà dei cronisti e dove, a livello legislativo, si tenta di avvolgerla in lacci e lacciuoli. Abbiamo bisogno di un sindacato forte, lucido, razionale e ragionevole.

domenica 19 dicembre 2010

Mentre si trascorreva una giornata con le signore SD dei dormitori di Torino anche questa tragedia si consumava in città

Dopo aver appreso la notizia della morte di un clochard per il freddo nella notte a Torino, in Piazza CLN, Domenico Massano (giunta di segreteria dell'associazione radicale Adelaide Aglietta) ha dichiarato:

“L'ennesima tragedia invernale interroga la città se realmente sia stato fatto tutto il possibile per evitare questa morte. Ogni anno in inverno ci troviamo a piangere e contare le vittime del freddo. Persone che per diverse ragioni, per storie di vita faticose, sono costrette ad affrontare senza riparo i rigori invernali. Persone, lo ricordo, non numeri. La morte di un cittadino non deve ridursi a qualche dichiarazione sull'emergenza freddo. Quale emergenza, poi, non siamo ai tropici e, si sa, d'inverno a Torino solitamente fa freddo. Sarebbe opportuno interrogarsi se nei mesi estivi, quando si potevano predisporre le strategie adeguate per far fronte all'ondata di freddo sia stato fatto tutto il possibile. Bisogna interrogarsi se i tagli ai posti letto nei dormitori, alle chiusure di strutture per l'accoglienza notturna, all'assenza di proposte alternative non abbiano alcuna correlazione con questa morte. Bisogna immediatamente predisporre tutte le iniziative utili ad impedire che vi siano altre tragedie come quella di oggi. Assessore Borgione dopo le illuminanti politiche di tagli estivi non ha nulla da dichiarare?”

Torino 19 dicembre 2010

sabato 18 dicembre 2010

la revoca alle RSU

Dirigente Responsabile
Risorse Umane Passeggeri N.I. Lombardia
Dott. Filippo Castagnetti
Milano
p.c.    Dirigente Responsabile
Risorse Umane Passeggeri N/I
Dott.  Paolo Faieta
Roma                          
Milano Fiorenza,  22-01-2007

Oggetto: revoca/decadenza della RSU n° 41 del Collegio 5Passeggeri Lombardia (Manut. Corr.-Milano Fiorenza).
Con lettera del 20-11-2006  (in alleg. 1) i 2/3 del personale dell’impianto di Milano Fiorenza (IMC Etr Milano)  hanno comunicato alle Segreterie Regionali Lombardia delle OO.SS. firmatarie il Ccnl,  la loro sfiducia/revoca delle RSU/RLS elette nel 2004 (nel collegio citato in oggetto) e la richiesta di indire urgentemente nuove elezioni, per colmare il vuoto di rappresentanza di base, venutosi a creare con la sfiducia/revoca comunicata.
Nell’assemblea del 30 novembre 2006 tenutasi nell’impianto di Milano Fiorenza, il personale ha chiarito alle RSU/RLS ed alle OO.SS. Regionali le diverse gravi motivazioni (già esposte nella lettera del 20-11-2006)  per le quali hanno sfiduciato tali RSU/RLS, revocandogli il mandato che avevano a loro conferito anni prima.
Con lettera del 12-12-2006 (in alleg. 2) di medesimo contenuto di quella sopracitata del 20-11-2006, anche i 2/3 del personale dell’Omav Milano Martesana (altro impianto del Collegio elettorale RSU/RLS citato in oggetto) hanno comunicato alle OO.SS.  Lombardia la loro sfiducia/revoca delle RSU/RLS del Collegio “Manut. Corrente-Milano Fiorenza”.
Purtroppo, malgrado quanto suesposto, non risulta che le OO.SS. Regionali Lombardia (tranne la Uilt/Uil Lombardia) intendano procedere alla rielezione delle RLS/RSU revocate, come chiesto dai 2/3 del  personale del Collegio RSU citato in oggetto.
Ciò considerato si comunica pertanto che, nel rispetto dell’accordo   nazionale sulle RSU/RLS del 29-07-2004 (e relativo art. 10) sottoscritto dalle OO.SS. firmatarie il Ccnl e le F.S.,  la RLS/RSU del Collegio citato in oggetto è sostanzialmente e formalmente revocata e quindi  decaduta, con i relativi e conseguenti effetti giuridici e contrattuali, compresa l’invalidità/inefficacia delle relazioni industriali tenute e dei verbali d’incontro/accordo che potrebbero essere ancora sottoscritti dalle RLS/RSU revocate.
Si ritiene pertanto necessario anche un Vostro intervento affinché,  nel rispetto dell’art. 11 del citato accordo del 29-07-2004, si proceda quanto prima al rinnovo della RLS/RSU del Collegio citato in oggetto.

CUB TRASPORTI - Confederazione Unitaria di Base

Milano: V.le Lombardia 20 - tel. 02/70631804 fax 02/70602409
 e mail cub.nazionale@tiscalinet.it    

venerdì 17 dicembre 2010

La cgil quante velocita ha? O meglio la Democrazia ha traslocato altrove!?


8 November 2010 - C’era una volta la democrazia …

                           
Cara lavoratrice, caro lavoratore,
in questo mese di novembre avresti dovuto avere il diritto di votare per scegliere i tuoi rappresentanti sindacali.
Uso il condizionale solo perché così purtroppo non sarà. Qualcuno (il Governo) ha ancora una volta deciso che tu diritti non ne hai. Non solo.
Da anni ti dicono che sei un fannullone, che sei inefficiente e rappresenti solo un costo per il paese. Non solo.
Hai troppi privilegi e te ne approfitti.
L’unica soluzione è quella di intervenire per ridurre i tuoi diritti di lavoratore e per tagliare il tuo stipendio.
Così il Governo interviene per legge e non mette 1 euro per il tuo salario.
Così il Governo interviene per legge e ti blocca il Contratto Nazionale per 4 anni.
Così il Governo interviene per legge e peggiora le tue condizioni per andare in pensione.
Così il Governo interviene per legge e da una sforbiciata ai tuoi diritti (la malattia, i permessi, il part-time, le progressioni di carriera, ecc. ecc.).
Il disegno è chiaro: tu per il paese sei il nemico pubblico n° 1.
E al nemico non si concede neanche il diritto di voto perchè al nemico bisogna mettere il bavaglio alla bocca.
Quindi: niente elezioni RSU.
3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori avranno negato il diritto stabilito per legge di votare. Molti forse ti avranno indotto a pensare che le elezioni delle RSU sono un fatto non rilevante, che riguarda semplicemente le Organizzazioni Sindacali. Che in fondo si tratta di un “piccolo” giocattolo che serve ai sindacati per misurare il loro potere.
Ancora una volta vogliono fregarti.
Non si tratta solo di un tuo diritto democratico di scegliere ma molto di più.
Fino ad oggi la presenza delle RSU in ogni Ente ci ha consentito di stabilire con in Contratti decentrati la tua produttività, le tue progressioni, le tue indennità, i tuoi orari di lavoro, i tuoi diritti contrattuali.
Se le RSU non saranno rielette vi è il rischio che tu tutto questo non lo possa più avere. Sarebbe un danno incalcolabile per te e per tutte le lavoratrici ed i lavoratori del pubblico impiego.
Sappi che la CGIL a tutto questo si oppone.
Noi vogliamo andare a votare e così come abbiamo fatto in tutti questi anni vogliamo continuare a stare al tuo fianco per difendere diritti, salario e dignità delle persone che lavorano.
Alessandria, novembre ’10 
                                          Fabio Favola - Segretario Provinciale

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO DI UNA UNIVERSITA’ NON PUO’ PROVVEDERE ALLA SOSTITUZIONE DI COMPONENTI DELLA RSU – Anche se ciò è richiesto da un’organizzazione sindacale

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Voce - La spazzatura di Saviano

Voce - La spazzatura di Saviano

Le feste da fare tutti assieme per stare bene! Ma c'è tanta, troppa solitudine intorno a noi

lunedì 13 dicembre 2010

BENVENUTI QUESTO DIARIO SARA' SPERO UNO SPAZIO INATTACCABILE E DEDICATO A TUTTI VOI